domenica 29 aprile 2012

Mostra dell'artigianato - Firenze

Ciao a tutti!
Anche quest'anno sono riuscita a non mancare l'appuntamento della Mostra internazionale dell'Artigianato. Il biglietto d'ingresso era - stranamente - più economico delle edizioni passate e quindi è stato un piacere per il portafoglio in una delle città, ahimè, più care d'Italia.
Devo ammettere che la crisi si è fatta sentire anche in questa occasione, perchè in passato erano stati riempiti tutti gli spazi espositivi della Fortezza da basso, mentre stavolta non solo un intero piano del Padiglione Spadolini era chiuso ma anche quelli aperti al pubblico vantavano ampie assenze. Tuttavia non posso lamentarmi dell'evento più di tanto dato che alla minor varietà si è combinata una qualità  assai maggiore.
Il piano terra del Padiglione Spadolini (cioè la struttura fieristica più grossa del conglomerato) presentava artigianato notevole di ceramiche, falegnameria, prodotti tipici alimentari, vetro di murano ecc mentre quello inferiore ospitava opere internazionali con prodotti che spaziavano tra saponi marsigliesi, abbigliamento etnico, venditori di bigiotteria fai-da-te e creazioni thailandesi, pietre dure, portacandela a forma di casette.
Il padiglione Cavaniglia invece si è distinto per le opere più spiccatamente di design sia esso d'abbigliamento, bigiotteria o oggettistica per la casa.
Questi due sono i padiglioni generalmente più adatti allo shopping perchè più accessibili. Ad esempio nella Palazzina Lorenese ospitarono abili e finissimi artigiani che mostrarono direttamente ai visitatori le proprie abilità nella cesellatura del legno con la foglia d'oro, un arte che - come i maestri vetrai di Venezia - andiamo perdendo e svendendo sempre di più. Mia madre chiese coraggiosamente il prezzo di un portalibri cesellato e il prezzo si aggirava sui 300 euro; ovviamente era un opera che aveva richiesto ore ed ore di lavoro, ma che comunque era lontana dalla nostra portata.
Stavolta hanno ospitato nel medesimo, dei Restauratori. Il restauro a mio avviso è una delle pochissime attività di cui in Italia abbiamo moltissimo bisogno e che purtroppo è sottovalutato in modo disastroso (come anche l'archeologia). A differenza di altri paesi noi abbiamo una ricchezza artistica dal potenziale sbalorditivo che, se fosse ben potenziato e sfruttato, ci permetterebbe di vivere più che egregiamente di turismo e ristorazione. Perchè non costruire nuovi musei come fonte di nuovi guadagni e nuovi posti di lavoro? Degli Uffizzi, ad esempio, pochi sanno che la quantità di opere d'arte esposte è minore di quella ammassata nei magazzini. Riflettendoci la produzione industriale potrebbe primeggiare in altri paesi, mentre qui potremmo dedicarci al mantenimento delle opere d'arte, alla scoperta di nuovi scavi archeologici, alla creazione di nuovi musei, allo sviluppo degli studi letterari e delle facoltà d'Elites proprio come nell'Umanesimo, quando l'Italia era un paese d'avanguardia e dove affluivano studenti da tutta Europa per formarsi. Siamo forse l'unico paese che potrebbe tranquillamente vivere della propria storia, arte e artigianato e preservando la natura, i borghi, le città. Ne guadagnerebbero persino i polmoni, con mezzi di trasporto più efficenti.
Tornando alla mostra (perdonate la deviazione argomentativa), del resto posso segnalare l'iniziativa della "Via del cioccolato" con vari stand dedicati ai maestri cioccolatieri come il famoso Catinari.
Del resto non aggiungo altro perchè il più è stato detto e non voglio divagare ulteriormente.
Ho cercato di tirare un pò, ma ovviamente ho acquistato qualcosa con mia somma gioia: orecchini in resina con sfumature blu e oro, un anello in plastica dalla forma a margheritona gialla, perle e pietruzze varie per bigiotteria da montare, un anello in perline e conchiglia lavorata da regalare e un portachiavi in cuoio.
Per quest'anno è già finita ma semmai passaste da queste parti nel periodo della Fiera, una capatina non guasta!

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